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L’approccio didattico adottato è di tipo fortemente interdisciplinare e sistemico, l’unico ritenuto percorribile per affrontare i diversi ambiti gestionali affidati agli operatori pastorali e mantenere al contempo una coerenza con i contesti reali di applicazione delle discipline oggetto di studio.
Si è scelto allora disporre di un metodo integrato di studio, dove le discipline non sono viste ed esperite in maniera settoriale e isolata ma sono considerate all’interno di una lettura (lette all’interno di una visione) e una pratica di lavoro fatta di continui richiami e collegamenti reciproci. Solo attivando e integrando le 5 aree di studio proposte (vedi pagina dedicata) nella nostra azione pastorale, si opera in chiave di Management Pastorale.


Il Management Pastorale, infatti, rappresenta un sistema di pensiero pratico che unisce:


-    elementi del management imprenditoriale
-    teorie di leadership
-    teorie gestionali e di bilancio
-    teorie amministrative e comunicative

 

e le rivolge (applica) al bene comune e alla missionarietà seguendo non di una logica di profitto ma di dono.

 

 

 

Le lezioni sono inoltre si tengono in diversi setting formativi:
• spazi INDOOR
• spazi OUTDOOR
• spazi EVOCATIVI (chiese, musei, paesaggi naturali)

Approccio Didattico

APPROPRIAZIONE, NON SOLO BUON APPRENDIMENTO:  IL CREATIVE LEARNING METHOD

 

Il metodo di apprendimento è caratterizzato da una formazione in gruppo attraverso l’impiego di strategie interattive ed esperienziali, lo scambio e trasferimento reciproco anche a distanza di esperienze, il monitoraggio continuo dei progressi effettuati nel tempo rispetto al proprio punto di partenza, in rapporto alle energie e risorse impiegate.
L’obiettivo, infatti, è che i corsisti non si limitino solo ad imparare, ma arrivino ad una vera e propria appropriazione dei contenuti dell’esperienza (ricreabili quindi in contesti all’infuori di quello in cui sono stati appresi). Per fare questo si fa riferimento ad un approccio formativo basato sull’utilizzo del CREATIVE LEARNING METHOD (CLM) - una Metodologia Formativa Innovativa per accendere le creatività e motivare le persone ad un apprendimento intenzionale.

Il CLM si basa sull’idea che la creatività debba permeare ogni azione, valutazione e decisione e non debba essere collegata con forza soltanto all’elemento della novità o dell’espressione artistica.
La creatività deve essere considerata uno strumento “a tutto campo” che può  aiutare a vivere al meglio le scelte, gli atteggiamenti e i rapporti interpersonali. Grazie alla creatività, infatti, si trovano soluzioni ai problemi, si evita che le difficoltà si trasformino in ostacoli insormontabili e si legge e interpreta correttamente la realtà in cui viviamo.
Alla luce di queste considerazioni, è naturale e necessario puntare sulla creatività nei processi educativi, sottolineando che la creatività è di tutti e si può “imparare”. Nel corso della vita, la creatività e la capacità immaginativa innate in ciascuno di noi vengono spesso erose da abitudini, routines, consuetudini o schemi comportamentali. E’ possibile però ri-apprendere questa creatività con l’esercizio, l’assiduità e la motivazione unite a strategie adatte. Le buone idee infatti vengono a chiunque sia disposto a scovarle.
http://www.metodoclm.eu/home.aspx 

 

IL TUTORING: LE RELAZIONI E LA MESSA IN RETE DEI PARTECIPANTI

 

Un ruolo particolare dell’approccio didattico della Scuola riveste il servizio di tutoring.
Questo servizio ha la funzione principale di sostenere i processi di apprendimento anche attraverso un supporto a distanza dei corsisti e si inserisce in perfetta linea con il desiderio di tutto lo staff di prestare una particolare attenzione alle relazioni interpersonali con i singoli. Questo scelta, pienamente coerente con i contenuti del piano di studi del Management Pastorale, vuole essere un modello meta-formativo per promuovere e presentare una serie di atteggiamenti e competenze di cura gestionale e di leadership che sono tra le aree di contenuto proprie delle materie insegnate all’interno della Scuola.
L’obiettivo è anche quello di valorizzare le relazioni ed i rapporti che possono nascere dalla rete dei partecipanti oltre che “mettere in rete” loro stessi.

Per questo,i Tutor, veri e propri formatori, rivestono un ruolo di accompagnamento personale per:

 


• Curare l’accoglienza e facilitare l’inserimento del corsista nell’ambiente

formativo della Lateranense
• Mediare tra le esigenze dei corsisti e i docenti degli interventi formativi

e fare da tramite tra i corsisti e
gli organismi istituzionali
• Mettere i docenti in condizione di realizzare al meglio il loro compito formativo
• Facilitare processi comunicativi in presenza e a distanza
• Sostenere i processi di apprendimento attraverso un tutoraggio a distanza
• Verificare, attraverso appositi strumenti di valutazione, il reale andamento del percorso

formativo e suggerire di conseguenza le opportune indicazioni o segnalazioni in merito.

 

 

 

L’organizzazione di Tutoring prevede un coordinatore generale e supervisore dei processi e altri tutor ai quali sono affidati i singoli corsisti. In questo modo si ottiene un servizio personalizzato e dedicato ad  intercettare, in maniera specifica, i diversi codici culturali ed i personali stili di apprendimento e comprendere le diverse esigenze di analisi e di approfondimento.

Per
• Fare esperienza di quanto appreso in aula
• Imparare a valorizzare le risorse a noi vicine
• Evidenziare le relazioni tra le varie discipline
• Guardare con occhi nuovi ciò che ci circonda
• Acquisire maggiore flessibilità nel problem solving,
• Migliorare le strategie comunicative e relazionali per fare del gruppo una squadra vincente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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