Arcidiocesi di
Crotone-Santa Severina
La diocesi di Crotone affonda le sue origini nel V secolo, con il primo vescovo Maiorico. A lungo sotto l’influenza bizantina, questa terra fu ponte, collegamento tra la Chiesa greca e la Chiesa latina.
I Bizantini spaccarono la diocesi di Crotone separandola dalla nascente Santa Severina, elevata a metropoli sotto l’imperatore Leone VI (886-916).
Verso il 1060 la città di Crotone passò sotto il dominio dei Normanni, che tentarono di imporre una veloce latinizzazione, incontrandovi però dure resistenze. Soprattutto la zona di S. Severina si oppose. Cosicché il rito, la lingua e la cultura greca rimasero a lungo vive nel crotonese.
Le diocesi furono separate fino all’ascesa di Mons. Pujia, vescovo sapiente e zelante di S. Severina, che iniziò nel 1925 l’unione “in personam” dell’Arcidiocesi di S. Severina con la diocesi di Crotone, dichiarata immediatamente soggetta alla S. Sede.
Con decreto della S. Congregazione dei Vescovi, a firma del Card. Bernardino Gantin, il 30 settembre 1986 avvenne la “piena unione” delle diocesi di Crotone e Santa Sevrina, con la denominazione di “Arcidiocesi di Crotone – Santa Severina”. Primo arcivescovo della nuova arcidiocesi fu Mons. Giuseppe Agostino.
Il 21 novembre 2006 fu eletto alla sede arcivescovile di Crotone-Santa Severina Mons. Domenico Graziani. Sua Eccellenza è attualmente è membro della Commissione episcopale per le migrazioni della Conferenza Episcopale Italiana e presidente nazionale del comitato scientifico di Arcipelago Scec.
Attenta all’accoglienza e alla solidarietà verso tutti, l’Arcidiocesi ricopre un ruolo di primo piano in un contesto storico-sociale da sempre soggetto ai fenomeni migratori.
Per maggiori informazioni visitate il sito dell’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina.



